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Schneider Electric rivoluziona i Data Center per un futuro sostenibile

La sfida verso l’efficienza energetica nei data center è diventata cruciale, con aziende come Schneider Electric che stanno guidando il cambiamento. Un esempio eclatante proviene dalla smart factory di Lexington, in Kentucky, dove, in soli dodici mesi, i consumi energetici sono stati ridotti del 30% grazie all’implementazione di soluzioni innovative. Questo successo si basa su sofisticati modelli e algoritmi alimentati da un vasto data lake, che integra dati provenienti da oltre 100mila dispositivi nell’arco di cinque anni, con previsioni di espansione continua. Questa tecnologia automatizzata rende i processi di calcolo delle metriche di efficienza dei data center più accessibili che mai, a un semplice click di distanza, rappresentando la prossima frontiera nel Data Center Infrastructure Management.

Il cuore di questa sfida risiede nella necessità di comprendere e ottimizzare i consumi energetici. Le aziende devono identificare dove e quanto energia viene consumata, valutare i margini per migliorare le prestazioni energetiche e implementare azioni concrete. Tuttavia, ciò diventa complesso e costoso quando l’infrastruttura da monitorare è distribuita su più siti o presenta una complessità elevata. Ulteriori complicazioni derivano dall’esigenza di conformarsi ai requisiti normativi sempre più stringenti, che ora includono anche i data center.

La direttiva UE sull’efficienza energetica (EED), entrata in vigore a fine 2023, impone l’obbligo di fornire dati precisi e dimostrare progressi nell’efficientamento dei data center, evidenziando l’importanza crescente di questo settore. Con una previsione di crescita annua del 16% nei consumi di energia dei data center entro il 2027, secondo l’International Data Corporation (IDC), è chiaro che l’ottimizzazione energetica è diventata una priorità. Tuttavia, la consapevolezza di quanto sia significativa l’impronta energetica dell’IT aziendale rimane bassa, con solo il 43% dei dirigenti aziendali a conoscenza della propria impronta IT, secondo una ricerca di CapGemini.

Per affrontare questa sfida, Schneider Electric ha recentemente lanciato un aggiornamento del software di gestione dell’infrastruttura data center (DCIM) EcoStruxure IT. Questo upgrade, basato su 20 anni di ricerca e tre anni di investimenti mirati attraverso il programma Green IT, offre nuove funzionalità “model based” e reportistica automatizzata di sostenibilità, garantendo conformità con la normativa EED.

Il successo di questa soluzione è evidente nei risultati ottenuti nella smart factory di Lexington, dove i consumi energetici sono stati ridotti del 30% in un anno, superando l’obiettivo iniziale del 5%. Questo risultato è replicabile su scala più ampia e può essere integrato con una varietà di dispositivi di misurazione energetica di fornitori terzi, come UPS e PDU intelligenti.

Un aspetto cruciale di questa soluzione è la sua facilità d’uso. L’interfaccia utente semplificata consente di estrarre metriche e dati con uno o due clic, semplificando notevolmente il monitoraggio e la gestione dell’infrastruttura IT.

Inoltre, Schneider Electric sta per lanciare una nuova funzionalità aggiornata, IT Advisor, che permette la creazione di gemelli digitali delle infrastrutture IT, concentrandosi sui vuoti nei data center. Questa funzionalità offre simulazioni avanzate per ottimizzare l’efficienza energetica, fornendo rapporti dettagliati sul consumo energetico e portali personalizzati per l’analisi dei dati.

Con questa nuova era di monitoraggio e ottimizzazione dei data center, Schneider Electric sta guidando il cammino verso un futuro sostenibile, offrendo soluzioni all’avanguardia per affrontare le sfide energetiche del presente e del futuro.

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